I corpi minori del Sistema solare si possono suddividere, per l'aspetto, in tre gruppi che sono comunque strettamente collegati tra loro per l'origine e l'evoluzione.
1.Gli asteroidi sono corpi rocciosi delle dimensioni di alcune decine di kilometri (ma alcuni, anche un centinaio), costituiti dallo stesso materiale da cui si è formato il Sistema solare, da cui hanno conservato la composizione originaria. In gran parte si trovano tra le orbite di Marte e Giove, dove formano la fascia degli asteroidi [Figura 1]; un migliaio di essi ruota con stabilità nell'orbita di Giove.
Altri corpi di grandi dimensioni ruotano su orbite molto allungate, che giungono fino oltre quella di Nettuno. Questi corpi "trans-nettuniani", di forma quasi sferica, vengono classificati come pianeti nani: di essi fanno parte, tra altri, Plutone (prima considerato un Pianeta) ed Eris (scoperto nel 2015).
2. Meteore e meteoriti sono corpi rocciosi, in orbita intorno al Sole, troppo piccoli per essere chiamati asteroidi. Quando uno di questi oggetti incontra un'orbita planetaria, può essere attratto dal pianeta e precipitare su di esso. A seconda delle dimensioni possono verificarsi due casi:
- se il corpo è molto piccolo, l'attrito con l'atmosfera lo rende incandescente e lo fa evaporare dando origine ad una scia luminosa detta meteora o stella cadente.
- se il corpo è abbastanza grande, l'attrito non lo consuma completamente, arriva al suolo con un impatto violentissimo ed è detto in questo caso meteorite [Figura 2].
3. Le comete sono costituite da gas e vapori congelati (acqua, metano, ammoniaca, anidride carbonica), misti a frammenti di rocce e metalli. Si muovono lungo orbite allungate, molte delle quali arrivano ben oltre Nettuno. Se giungono in vicinanza del Sole divengono visibili, poiché le radiazioni fanno sublimare i gas congelati, che trascinano con se le polveri imprigionate nei ghiacci.
Quando si avvicinano al Sole, attorno al nucleo (che può avere il diametro di alcuni kilometri) si forma un alone luminoso: la chioma. Successivamente, in quasi tutte le comete si sviluppa la coda, un velo brillante che si allunga per milioni di kilometri in senso opposto alla direzione del Sole [Figura 3]. A ogni passaggio intorno al Sole, quindi, la cometa perde una parte della propria massa (con la rapidità anche di molte tonnellate al secondo) e col tempo diviene meno luminosa, fino ad estinguersi dopo un certo numero di passaggi.

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